Habillé d’eau / Silvia Rampelli

Laurea in Filosofia, focalizza la riflessione sulla natura dell’atto, sulla centralità della dimensione percettiva nella pratica scenica e nei processi esperienziali trasformativi. 

Tematizza i rapporti spaziali e temporali del farsi performativo, la prossimità alla materia, corpo. Intende la scena come il luogo di una messa in questione del rapporto con l’esperienza, interroga il passaggio dal dato alla rappresentazione del dato, il manifestarsi eventuale di un oltre. 

Fonda nel 2002 Habillé d’eau, progetto di ricerca performativa indipendente, che si avvale di un nucleo stabile di presenze e dell’intenso dialogo con figure che nel tempo ne attraversano gli sviluppi: Alessandra Cristiani, Eleonora Chiocchini, Valerio Sirna, Gianni Staropoli, attualmente Stefania Tansini e tra gli altri: Francesca Proia, Andreana Notaro. 

Habillé d’eau è stato prodotto da La Biennale di Venezia – Festival Internazionale del Teatro, dal Centro per la Sperimentazione e la Ricerca Teatrale di Pontedera e invitato nei maggiori festival. 

Numerosi sono i testi critici pubblicati in volumi e riviste e i riconoscimenti, tra i quali il Premio Ubu 2018 per il migliore spettacolo di danza 

Priva di riferimenti nella coreografia contemporanea, la scena di Habillé d’eau è un’ipotesi percettiva dove tutto è dato sensoriale, un campo di forze le cui figure solitarie e tese sono in pari misura corpo, tempo, spazio, luce, silenzio, suono, una dimensione immersiva che nella percezione dello spettatore trova accoglimento e forma, diviene evento, linguaggio. Oggetto di indagine è il costituirsi in temporalità dell’esserci: corpo, superficie interrogante e limite, materia involontaria e insondabile nell’esporsi, origine di senso prima e oltre il dire.

Parallelamente al piano della creazione, Silvia Rampelli è attiva in ambito teorico, propone seminari e discorsi in contesti pubblici, di studio e alta formazione, sviluppa azioni per e con utenti fragili. E’ autore docente per l’Università Iuav di Venezia; i progetti di Romeo Castellucci – La visita, Il passo, La Quinta Parete,  Nascondere – Triennale Milano; Scuola Cònia, Corso di Tecnica della Rappresentazione, Cesena; Istituto di Ricerca di Arte Applicata Societas, Cesena; Da.Re. Dance Research, Roma. E’ stata, tra l’altro, docente del Master in Artiterapie presso Sapienza Università di Roma e presso l’Università Roma Tre. Conduce dal 2010 un laboratorio permanente sulla performatività per persone con malattia di Parkinson, Roma.

Show

Mono

azione per Buffalo 2024

Body Farm

Chamber music

Abstract

Euforia