Intervista
di Claudia Rocchi
Corriere Romagna
20 aprile 2018
Allo studio del corpo dichiara di unire anche quello del paesaggio.
Sì, parallelamente sviluppo un lavoro che fa riferimento al paesaggio inteso come un territorio che può generare diversi immaginari, e in che modo i corpi possono inserirsi all’intemo di esso. La mia e una visione estesa della cosiddetta coreografia, più allargata rispetto a quello che può definirsi tradizionalmente danza.