Quanto stimolo ti da lavorare – come in questo caso – con e per i più piccoli?

Fin da piccolo sono stato abituato ad andare a teatro e trovo fondamentale l’educazione alla visione per allenare gli spettatori (di qualunque età) a coltivare l’immaginazione, stimolare la curiosità e il perpetuo domandarsi.
I giovani spettatori sono tremendamente sinceri e sono portatori di una forza che va protetta e nutrita; per me non significa solo ideare e presentare uno spettacolo dedicato all’infanzia, significa in modo più ampio dedicare un tempo e uno spazio per crescere individui che abiteranno il mondo di domani. Il teatro, o più l’arte in generale, è innanzitutto uno strumento per conoscersi e conoscere l’altro.

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Intervista

di Maria Quinz

franzmagazine.com
11 luglio 2019

Il legame tra danza e grafica è il motore che porta avanti la mia ricerca: quando immagino ho bisogno innanzitutto di disegnare. Che sia un movimento, un costume o una scenografia, disegno ogni elemento creando una serie di tessere da posizionare, sovrapporre o affiancare in una linea temporale che mi permette di visualizzare una rete di idee che progressivamente definisce le fondamenta della creazione.